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Poste Italiane – Come funziona davvero lavorare nelle Poste: assunzioni, requisiti, selezioni, stipendi e candidatura


Poste Italiane – Come funziona davvero lavorare nelle Poste: assunzioni, requisiti, selezioni, stipendi e candidatura

Tempo di lettura stimato: 8 minuti

Poste Italiane continua a essere uno dei principali poli occupazionali in Italia, con oltre 120.000 dipendenti, una rete capillare formata da 12.800 uffici postali e un ruolo centrale nel Paese non solo per i servizi postali, ma anche per logistica, servizi finanziari, assicurativi e digitali.



 

Ogni anno migliaia di candidati cercano informazioni su come entrare a far parte dell’azienda, e spesso online si parla impropriamente di “concorsi Poste Italiane”. È importante però chiarire fin da subito che Poste Italiane non utilizza concorsi pubblici: le assunzioni avvengono tramite selezioni interne, processi aziendali periodici e accordi sindacali, secondo criteri valutativi e organizzativi definiti direttamente dalla società.

Questo non significa che le opportunità manchino, anzi: Poste avvia costantemente ricerche di personale in tutta Italia, sia per profili operativi come portalettere e sportellisti, sia per ruoli più tecnici, amministrativi, digitali e gestionali. Le richieste sono molto eterogenee e variano di mese in mese, anche in base alle esigenze delle singole filiali, delle aree di recapito, degli hub logistici e dei reparti di sede.

Negli ultimi mesi sono state attivate numerose ricerche di personale per diverse aree geografiche. I portalettere rimangono la figura più ricercata in assoluto: l’assunzione avviene solitamente con un contratto a tempo determinato, spesso finalizzato alla copertura di picchi stagionali, sostituzioni o esigenze specifiche di zona. Le province coinvolte sono più di sessanta, da L’Aquila a Vicenza, passando per Roma, Firenze, Milano, Torino, Cagliari, Sassari, Nuoro, Bologna, Parma, Udine, Bari e moltissime altre. Si tratta di una delle opportunità più immediate per chi vuole iniziare a lavorare rapidamente.

Accanto ai portalettere, Poste ricerca Project, Construction & Facility Engineers, profili STEM, tecnici della logistica, addetti SDA Express Courier, operatori di sportello (ad esempio a Bolzano, dove spesso sono richiesti specifici requisiti come il patentino di bilinguismo), neolaureati per funzioni corporate, e diverse figure specializzate nei settori Digital, Technology & Operations.

Questo rende l’azienda molto appetibile anche per ingegneri, informatici, economisti, statistici e neolaureati con competenze tecniche.

Entrare in Poste significa anche accedere a una realtà che negli ultimi anni ha investito fortemente nell’innovazione e nella digitalizzazione dei processi.

La storia dell’azienda, fondata nel 1862 come gestore monopolista dei servizi postali e telegrafici, è ormai profondamente trasformata: oggi Poste Italiane è una società per azioni controllata per il 64,26% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, che ne detiene il 29,26% direttamente e un ulteriore 35% attraverso Cassa Depositi e Prestiti.

Questo la rende un punto di incontro tra mondo pubblico e dinamiche aziendali moderne, con continui investimenti e nuovi servizi.

Le figure professionali presenti in Poste sono moltissime: non ci sono solo portalettere, operatori di sportello e addetti allo smistamento.

L’azienda impiega informatici, tecnici delle telecomunicazioni, consulenti finanziari, responsabili degli acquisti, esperti di controllo di gestione, risorse umane, operatori doganali, manutentori, impiegati amministrativi, web designer, operatori polivalenti, personale dei call center, addetti ai servizi generali e specialisti della sicurezza. Si tratta di un vero ecosistema professionale che richiede competenze diversificate e che offre percorsi di crescita interni.

Anche il tema dei contratti è articolato.

Per i portalettere vengono generalmente proposti contratti a tempo determinato, soprattutto nei periodi in cui l’azienda deve garantire la copertura di ferie, assenze o aumenti di carico di lavoro. Tuttavia, ogni anno Poste pubblica una graduatoria interna per la stabilizzazione dei CTD, consentendo a migliaia di portalettere e addetti di passare gradualmente a un contratto a tempo indeterminato.

Per le figure tecniche, gli ingegneri, i profili digitali e alcuni ruoli di sede, invece, l’inserimento può avvenire direttamente con un contratto a tempo indeterminato o tramite stage retribuiti che spesso portano a un’assunzione stabile.

Una domanda frequente riguarda la possibilità di scegliere la sede. Durante la candidatura è possibile indicare la provincia preferita, ma la disponibilità effettiva dipende sempre dalle esigenze operative dell’azienda.

Per quanto riguarda le retribuzioni, molto dipende dal ruolo e dal livello contrattuale.

Un portalettere junior percepisce generalmente uno stipendio tra 1.160 e 1.300 euro netti al mese, a seconda delle indennità. Un operatore di sportello si colloca intorno ai 1.200 euro netti mensili, mentre un consulente può raggiungere i 1.500 euro. Un direttore di ufficio postale può arrivare a circa 40.000 euro l’anno. Gli autisti SDA hanno una retribuzione lorda mensile di circa 1.600 euro per quattordici mensilità.

In generale, la retribuzione dei dipendenti include tredicesima, quattordicesima, indennità varie e assegni legati al nucleo familiare.

Uno degli aspetti più importanti è però il processo di selezione. Per i candidati senza esperienza rilevante, Poste utilizza test attitudinali online (gestiti da Giunti OS), seguiti da colloqui individuali e prove pratiche.

Per i portalettere è fondamentale superare il test online, dopodiché si affronta la prova di guida del motociclo aziendale (generalmente un Piaggio Liberty 125) e un colloquio finale.
Per gli operatori di sportello, oltre al test di logica verbale e numerica, è prevista anche una prova di inglese composta da 50 domande.

La mail di invito al test arriva in genere entro una settimana dalla chiusura dell’annuncio, e il candidato deve completare la prova entro 2 giorni.

Una volta superate le selezioni, è possibile monitorare lo stato della candidatura dall’area personale del sito ufficiale, nella sezione “Lavora con Noi”. L’azienda consente anche l’invio di una candidatura spontanea, utile quando non sono presenti annunci attivi nella propria zona.

Al momento della convocazione finale, è necessario presentare documenti come: copia del titolo di studio con votazione, documento d’identità, codice fiscale, patente e curriculum.

Per alcuni ruoli, come il portalettere, è richiesto un certificato medico che attesti l’idoneità fisica generale al lavoro, rilasciato dalla ASL o dal proprio medico.

L’interesse dei candidati verso Poste è molto alto, tanto che ogni giorno arrivano centinaia di domande online. Molte delle richieste che circolano in rete riguardano lo stato della candidatura (“in valutazione”, “in considerazione”), i tempi di risposta, le possibilità di stabilizzazione, l’idoneità dopo il test e gli aggiornamenti sulle assunzioni per specifiche regioni. È importante ricordare che:

– le tempistiche possono variare da zona a zona;
– lo stato “in valutazione” significa che l’azienda sta analizzando il profilo;
– la mancata risposta non significa automaticamente esclusione;
– per dubbi specifici è sempre necessario rivolgersi ai canali ufficiali di Poste Italiane.

Poste Italiane rimane una delle realtà più solide e strutturate del Paese. Che si tratti di cercare un primo impiego, una stabilità professionale, un percorso di crescita o un’opportunità tecnica in ambito digital, l’azienda offre un volume di posizioni aperte tra i più elevati in Italia.

Per restare aggiornati è fondamentale seguire costantemente la sezione “Lavora con Noi” del sito ufficiale e, per una preparazione informata, utilizzare anche le guide e gli strumenti offerti da Universitas Laboris.

 

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