Come ho Vinto un Concorso Pubblico a 40 Anni: 3 Strategie che nessuno mi aveva mai detto
In questa testimonianza voglio raccontarti come ho vinto un concorso pubblico a quarant’anni, quali errori ho smesso di fare e soprattutto quali strategie concrete mi hanno permesso di superare candidati più giovani, più liberi e apparentemente più avvantaggiati.
Quello che scoprirai potrebbe sorprenderti, perché il mio risultato non è frutto di fortuna o talento, ma di un approccio diverso da quello della maggior parte dei candidati.
Perché parlare di concorso pubblico a 40 anni?
Negli ultimi anni i concorsi pubblici hanno attirato sempre più persone non più giovanissime: lavoratori stanchi della precarietà, adulti in cerca di stabilità, genitori che vogliono un futuro più sereno.
Per questo la mia storia può essere utile: perché mostra che non solo si può vincere, ma spesso si parte persino avvantaggiati.
1. Ho studiato meno degli altri, ma con un metodo molto più efficace
E proprio questa limitazione si è trasformata nella mia arma.
Ho dovuto per forza studiare in modo mirato, selezionando solo ciò che dava punteggio reale. Questo mi ha permesso di eliminare centinaia di pagine inutili, concentrandomi su ciò che cadeva davvero nelle prove.
Le mie scelte strategiche sono state:
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focus sui quiz e sulle domande ricorrenti
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metodo SRS (ripetizione dilazionata) per memorizzare velocemente
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schemi e sintesi al posto dello studio tradizionale
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ripasso continuo, perché dopo i 30 anni il ripasso vale più della prima lettura
Questo approccio è stato, senza esagerazioni, ciò che mi ha posizionato davanti alla maggior parte dei candidati.
Per vincere un concorso pubblico a 40 anni serve un metodo, non più tempo.
2. Ho smesso di fare concorsi a caso: la strategia della “scelta unica”
Il vero salto di qualità l’ho fatto quando ho capito questo:
Per vincere un concorso bisogna scegliere quello giusto, non “tutti”.
Ho quindi deciso di:
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puntare su un concorso perfettamente allineato alle mie competenze;
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valutare con attenzione la percentuale di candidati;
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prevedere realisticamente il mio posizionamento;
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dedicare mesi solo a quel bando, senza distrazioni.
Il risultato è semplice: più focus, meno caos.
3. Ho trattato il concorso come un lavoro, non come una speranza
Per questo ho trasformato la preparazione in un vero progetto a obiettivi:
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calendario di studio strutturato, come fosse un secondo lavoro
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report settimanali su errori, punteggi, tassi di miglioramento
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simulazioni reali nelle stesse condizioni d’esame
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gestione dell’ansia, perché a questa età la pressione è diversa
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analisi dei bandi, punto per punto, come un professionista
La risposta inattesa: vincere un concorso a 40 anni è spesso più facile che a 20
Quello che sto per dire sembra paradossale, ma è ciò che ho vissuto sulla mia pelle:
Vincere un concorso pubblico a 40 anni è più semplice che vincerlo a 20.
Non perché il concorso sia più facile, ma perché tu sei diverso:
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hai più maturità
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conosci le tue forze e i tuoi limiti
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sai organizzarti
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non sprechi tempo
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gestisci meglio lo stress
-
studi per obiettivi, non per accumulare nozioni
Conclusione: a 40 anni non sei in ritardo. Sei nel momento perfetto, se usi la strategia giusta
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studiare meno, ma meglio
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scegliere un solo concorso, e quello giusto
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trattare la preparazione come un lavoro vero
Il resto – fortuna, età, competizione – sono variabili secondarie.
Il vero punto è che il momento migliore per vincere un concorso non è quando sei giovane, ma quando sei pronto.
E a 40 anni, spesso, lo sei molto più di quanto pensi.

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